Dal «pagliaccio» a Dal Pino all’ultimo post social del 15 marzo: il presidente ha scelto la seconda fila, tornerà a parlare solo a futuro della A chiarito
Silenzio a Nanchino. Dov’eravamo rimasti, con Steven Zhang? Al pagliaccio urlato via social al presidente di Lega, Paolo Dal Pino, la notte del 2 marzo, quando il coronavirus stava conquistando l’Italia. O alla successiva intervista alla Gazzetta. Anzi no, ultima uscita pubblica al convegno di Londra di tre giorni dopo, in compagnia di Andrea Agnelli. Poi il nulla. Un volo per Nanchino e fine delle trasmissioni. Almeno quelle ufficiali, s’intende.
NIENTE SOCIAL— Zhang è ancora a Nanchino, due mesi e mezzo dopo. Di date per il rientro in Italia non c’è neppure l’ombra, per il momento. Di voglia di intervenire direttamente sulla questione ripartenza della Serie A, men che meno. Il presidente dell’Inter è sparito dalla scena, anche quella social, che pure frequentava in maniera abbastanza costante. L’ultimo post, messaggio di fratellanza Italia-Cina, è targato 15 marzo, due mesi fa. Poca voglia di intervenire: posizione di attesa, in fondo l’attenzione che aveva riservato alla questione Covid-19 – parsa a tutti in un prim momento eccessiva – s’è invece tristemente rivelata azzeccata.
Zhang ha scelto la via del silenzio. Dal quartier generale di Suning, poco distante dal centro tecnico dello Jiangsu, è in contatto costante con i dirigenti del club sulle questioni più urgenti, i budget da aggiornare a fronte della pandemia, le partnership da consolidare, il canale beneficenza sempre aperto e i dialoghi sulla parte sportiva, relativi alla politica e al campo. Insomma: Zhang non è sparito. S’è messo in seconda fila ad osservare. Tornerà a parlare e a farsi vedere/sentire sui social, ma non prima che la situazione del calcio nostrano si sarà definita una volta per tutte.