Simone Perrotta racconta alcuni aneddoti della sua carriera. Doveva testimoniare al matrimonio del fratello che gli “impose” come data l’11 luglio del 2006 un anno e mezzo prima, quando il centrocampista non era neanche convocato…
Simone Perrotta, mondiale… per caso. L’ex centrocampista della Nazionale Campione del Mondo 2006 ha raccontato la propria carriera. Le sue parole sono state riprese da Sky Sport.
TENACIA – Dalla Reggina alla Regina d’Italia, poi nella Capitale e in cima al mondo. Tutto raggiunto cogliendo l’attimo. “Ho iniziato a Reggio Calabria avevo 14 anni mi ha adottato e ha fatto del calcio il mio mestiere”. Il salto alla Juventus non fortunatissimo. “Essere catapultato in quella realtà non era facile. Da una parte mi ha spaventato, dall’altra mi ha fatto capire come affrontare la mia carriera e arrivare a certi livelli. Io credo che non basti solo il talento per arrivare a giocare a certi livelli. Serve anche saper raccogliere l’opportunità come saper cambiare ruolo.
Quella scelta era nata per esigenza. L’aria era tesa, anche per me. Il mister era in discussione. Poi ci fu questa “genialata” che cambiò il percorso calcistico mio e di altri, compreso Spalletti. Ero un trequartista d’interdizione, come disse Tommasi. Mi spiace non aver vinto lo scudetto del 2010 dopo una cavalcata straordinaria. Vorrei rigiocare Roma – Sampdoria”.